una rosa d'oro

 

Qualche buon libro,  qualche buon film


TROY: ovvero l'ILIADE del 2000

 

di Kate Catà

 

 

Un film di guerra -una guerra combattuta più di 3000 anni or sono - realizzato oggi prendendo spunto dal testo epico occidentale più antico esistente.

Questo è,in sintesi,il film "Troy",che prende spunto-non si può dire altro più che "prendere spunto"- dall'Iliade di Omero, un testo sacro per la cultura occidentale, l'inizio di tutti i poemi, di tutte le letterature, di tutte le narrazioni epiche,la culla di tutti i generi letterari, tragedia e commedia, lirica e narrativa.

IL TESTO

Siamo convinti che chiunque legga queste brevi note conosca per certo l'Iliade, o ne abbia comunque sentito parlare.
Per secoli, l'Iliade è stata studiata da generazioni e generazioni di studenti, sia pure nella traduzione fattane piuttosto approssimativamente da altri poeti in tutte le lingue più conosciute.

E' stata insegnata nelle scuole e all'Università, e,fino a qualche decennio prima del 2000,insieme all'Odissea e all'Eneide, costituiva la base irrinunciabile della cultura letteraria di matrice classica.
Forse, in seguito alle varie riforme scolastiche realizzate nel nostro paese,oggi si può anche uscire dalla scuola italiana senza aver mai letto un rigo di un poema epico, e persino prendere una laurea in Scienze umane senza conoscere il Latino e il Greco.

Negli Stati Uniti d'America sicuramente vivono tranquilli senza nemmeno sapere cosa sia l'Iliade: che però, non lo sappiano i comuni mortali potrebbe non avere molta importanza, ma che non mostrino di saperlo approfonditamente il regista e gli scenografi del film, è per lo meno insopportabile.

Comunque, per chi non avesse avuto la ventura di imbattersi prima d'ora nel concetto di "poema epico",potrebbe essere utile sottolineare che si tratta di un poema in versi che narra i fatti più salienti delle origini e della Storia di un popolo, Storia antica e ormai non certamente testimoniabile da documenti, ma da raccontare con l'ausilio della Poesia, che avvolge di eterno gli eventi conferendo loro un'aura mitica.

E' necessario perciò accostarsi a simili testi con grande rispetto, e, se non altro, con l'umiltà di chi conosce i suoi limiti e chiede l'ausilio di esperti per apprendere meglio ciò che ignora di un'epoca, di un popolo, delle sue tradizioni, delle usanze, della vita quotidiana e della visione politica.

Iliade vuol dire "l'Epos di Ilio",perché Ilio era un altro nome della città di Troia ,il nome antico tratto da quello del suo mitico fondatore.
Il poema,scritto in endecasillabi, si suole attribuire ad un poeta greco,la cui origine molte città della Grecia si contendono,tanto è il vanto che si può trarre dall'aver dato i natali ad Omero.

Il colmo è che non è assolutamente certo che Omero sia veramente esistito: e ancora oggi si discute se i poemi epici giunti sino a noi siano opera sua o di molti poeti,cantori popolari, aedi, che costruirono nei secoli parola per parola, verso per verso, la mitica narrazione della Guerra di Troia.


LA GUERRA DI TROIA

L'evento ha radici lontane, che si perdono nella notte dei tempi.
Paride, uno dei figli più piccoli di Priamo, re di Troia,era nato con presagi funesti sul suo avvenire: la madre,Ecuba, aveva sognato, prima di darlo alla luce,incendi e lotte che distruggevano la città.
Perciò,appena nato, il bambino fu portato in un luogo lontano da Troia, nei campi, e lì affidato ad un pastore perché lo allevasse senza mai rivelargli le sue illustri origini.

Cresciuto e divenuto un bellissimo giovane, Paride fu chiamato da tre dee -Giunone,Venere e Minerva-a stabilire chi di loro fosse la più bella come donna.
Ognuna delle dee tentò di corrompere Paride, promettendogli premi se egli le avesse indicate come degne di primeggiare.

Solo Venere colpì nel segno. Promise ciò che, sarebbe stato intelligente comprenderlo,poteva più interessare un giovane uomo.
Gli promise in premio la donna più bella.

La donna che però in quel tempo godeva di tale fama era già sposata.
Si trattava di Elena,moglie del re di Sparta,Menelao,che l'aveva sposata perché la stessa sua futura sposa lo aveva scelto tra decine di pretendenti,i quali per altro fecero un patto di ferro:se lo sposo di Elena avesse avuto bisogno di aiuto in armi ed eserciti per difendere
la consorte, essi sarebbero accorsi accanto a lui come un sol uomo.

Ma Venere aveva promesso: allontanò Menelao da Sparta con una scusa, fece giungere lì Paride.
L'amore fu fulmineo: Paride decise di rapire Elena e di portarla a Troia, dove,per altro, egli era tornato e si era fatto riconoscere , e dove contava di avere rifugio e protezione-

Il patto fatto da Menelao con gli altri principi greci fu osservato immediatamente.
Essendo venuti a conoscenza del rapimento di Elena, tutti imbarcarono sulle navi veloci gli eserciti, e si recarono a Troia.
Essa era circondata da mura ciclopiche che includevano campi coltivati , fonti d'acqua e pascoli:ciò permise ai Troiani di resistere per anni ad un ininterrotto assedio. 
Il palazzo reale, come i templi sacri, stava sicuro sulla rocca, la parte alta della città.


I Troiani videro con terrore le navi nemiche gettare le ancore dinanzi alle loro spiagge: sembravano un numero infinito.
Da esse scesero guerrieri dall'aspetto feroce, dagli elmi corruschi ornati da ondeggianti crini di cavallo.
Le spade di ferro temprato rilucevano per l'oro dei foderi, istoriati da sapienti mani ,talvolta addirittura divine.

I principi-eroi erano moltissimi: ma fra tutti il Re dei Re, Agamennone, fratello di Menelao,sembrò il più degno di meritare il comando generale dell'armata.
Gli accampamenti sorgevano gli uni accanto agli altri, ed ogni principe aveva il comando del suo esercito-

C'erano Ulisse, Aiace ,Diomede, ed infiniti altri valorosi, ma su tutti uno era dagli altri temuto ed invidiato: Achille, egli stesso un semi-dio, nato dal Re Peleo e dalla ninfa marina Tetide,reso quasi immortale dalla madre.

Essa infatti nel tenerlo sul fuoco purificatore che doveva garantirgli l'eternità,con la mano aveva impedito ad un solo punto del corpo di lui di essere invulnerabile: il tallone,dove, se fosse stato ferito, sarebbe morto.

Achille aveva portato con sé alla guerra un amico amatissimo, Patroclo, e ciò sarebbe stato causa di molte sciagure-

Nove anni durò l'assedio: Troia pareva imprendibile,sia per la volontà degli Dei, sia per il valore dei suoi eroi, tra i quali primo era Ettore, uno dei 50 figli di Priamo,fratello di Paride,domatore di cavalli celeberrimo, eroe purissimo, l'unico a poter contrastare Achille.

Gli eventi poi precipitarono: per futili motivi, come oggi si direbbe, e più precisamente per un bottino di guerra secondo alcuni ingiustamente diviso, di cui facevano parte due bellissime donne,Briseide e Criseide, che Agamennone e Achille volevano ognuno per sé, Achille rifiutò di partecipare al conflitto, sottraendo un valido aiuto all'esercito greco.

Al suo posto,indossando le sue armi,andò Patroclo, e venne ucciso.
L'ira di Achille allora esplode, e per vendicare l'amico ucciso torna in battaglia, trascinando i Greci alla vittoria, uccidendo Ettore, prendendo la città per mezzo dell'inganno ordito da Ulisse col suo cavallo di legno,e incendiandola.
Si compiva così la predizione sulla nascita di Paride, a causa del quale Troia crollava dall'alta rocca, tra le vampe di un incendio spaventoso.

Dall'alto delle mura, Paride, guidato da Venere, a lui sempre grata,scagliava intanto una freccia nel tallone di Achille, uccidendolo.

Finiva così la Guerra di Troia, così, per lo meno, come la narra l'Iliade,mentre i critici e gli storici tentano di interpretare i miti adombrati dalla narrazione poetica e ci rivelano che Elena dalle bionde trecce in realtà era il grano che cresceva sulle pianure della Troade, in Asia Minore, e che i Greci vi si erano recati non per riprendere Elena, ma per conquistare terre da cui poter trarre sostentamento poiché la popolazione cresceva e il territorio greco,arso e pietroso, non era adatto alla coltivazione del grano.

Achille e gli altri eroi sono la sublimazione del mito della forza, il cui prototipo era stato Ercole: oggi forse l'equivalente è Superman…
I limiti delle capacità umane sono sempre superate dagli eroi, tra cui, per furbizia e intelligenza emerge Ulisse.
Gli Dei,antropomorfi ,somigliano agli uomini non solo fisicamente: potenziati dalla divinità,in loro convivono virtù e vizi molto umani, tra cui la gelosia, l'invidia,il rancore.

L'Iliade è dunque un poema straordinario perché, fra le trame belliche, tra il clangore delle armi, descrive i sentimenti degli uomini e i loro caratteri, con quella capacità tutta greca di narrare i fatti evidenziandone le cause e gli effetti: il tutto, senza mai perdere l'afflato lirico che ancora oggi conquista chi ha voglia e tempo di leggerlo.

 



IL FILM

Ammettiamo subito che non è facile accostarsi ad un testo come l'Iliade e trarne un film rispettando lo svolgimento dei fatti e le caratteristiche di tutti i protagonisti: è da dare per scontato,quindi, che qualcosa si dovrà pur sacrificare.
Ma sacrificare cosa? Non certo lo spirito dell'opera, cioè la narrazione epica,il carme degli Dei e degli Eroi,che fa mitiche le origini dei Greci cui si agganceranno poi le origini di tanti popoli mediterranei, tra cui quello romano.

Il film è un lungo plot di 2ore e 43',in cui emergono pochi personaggi-
Achille risplende su tutti,seguito da Ettore, Priamo,Agamennone,Paride ed Elena,la schiava Briseide.

Manca nel film quello che è continuamente presente nel testo: la comunicazione tra dei ed eroi,l'aiuto prestato dalle divinità agli uomini che ne praticano il culto,un aiuto che è manifestazione della potenza degli Dei ma anche,da parte di essi, il riconoscimento dei limiti delle capacità umane.

L'approccio degli attori nei confronti dei fatti narrati è al più quello di certi film sui gladiatori ai tempi dei Romani: e, a tal proposito, qualcuno ha tirato in ballo proprio il film "Il Gladiatore",che appare di gran lunga superiore sia per la recitazione degli attori che per la regia. 
Appare evidente che si tratta di uno dei più terribili films americani che loro chiamano "in costume" perché indossano abiti che si riferiscono ad epoche passate,ma che di quest'epoca non sanno assolutamente nulla.
Un critico cinematografico di un noto giornale francese ha sottolineato che "bisognava trovare il modo di condizionare la storia per renderla 'commestibile' al pubblico dei multisala."

E infatti il clangore delle lance che battono contro gli scudi ricorda tanto l'assordante modo di rappresentare una battaglia nel teatrino dei "Pupi", ovvero delle marionette siciliane.
Achille è un Brad Pitt a volte sopra le righe,che affronta il combattimento con la foga di un kamikaze,mentre, tutto sommato, chi se la cava meglio è Priamo, ovvero Peter O'Toole,un vecchio attore che ha fatto cose egregie sia a cinema che a teatro,e che dà vita ad un Priamo eccezionale.

 


Piatta e senza particolari segni di vita è la figura di Elena, proposta da Diane Kruger,accanto a un Paride-Orlando Bloom-senza particolari meriti.
Molto meglio l'Ettore di Eric Bana,anche se in altre pellicole l'attore ha fatto una figura migliore.
Quello che proprio non va giù è il famoso cavallo di Troia:la sagoma dell'animale è come contratta e rattrappita, scarsamente naturalistica, come invece è probabile che fosse in tempi in cui l'arte teneva fede alla natura.
Tra l'altro, il contributo dato dall'episodio del cavallo non appare così importante nell'economia del film da giustificare quello che invece dice l'Iliade, che attribuisce all''escamotage' di Ulisse la caduta della città e la vittoria dei Greci.


LA FORTUNA 

Nonostante i molti aspetti negativi, il film è stato un successo di cassetta: ha entusiasmato le platee di tutto il mondo e continua a registrare livelli di presenze notevolissimi: soprattutto i giovani hanno trovato il film
molto interessante, pur non conoscendo il testo e la narrazione dei fatti.


Forse proprio per questo possono apprezzarlo: perché non conoscono l'originale.
Speriamo almeno che qualcuno si senta spinto ad andare a leggere qualche pagina di un testo che ci risuona ancora nelle orecchie , ma soprattutto nel cuore e nell'anima.



Kate Catà

 

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