una rosa d'oro 

 

PERLE BAROCCHE 

 

Manifattura fiamminga-Pendente raffigurante Ercole, in oro,
smalti e perla scaramazza-XVI secolo-Christie's-Ginevra-

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Perle imperfette, barocche, mostruose,scaramazze: comunque, non perfettamente rotonde,dai contorni bizzarri,uniche nella loro forma che offre agli orefici con una particolare sensibilità e capacità creativa la possibilità di trasformarle in oggetti strani, talvolta surreali.

Come si legge in questo stesso sito nella 'Breve storia delle perle ',verso il XVI secolo le perle imperfette che venivano scartate per selezionare quelle rotonde richieste dalla committenza erano divenute troppe: c'era un residuo di invenduto che i mercanti cercarono di reintrodurre sul mercato ,dapprima senza troppa fortuna, per farne pendenti e oggetti da mostrare per la loro particolarità.

Fu sufficiente creare la mentalità disponibile ad accogliere il nuovo tipo di oggetti, che subito,dai paesi fiamminghi dove i mercanti avevano venduto le strane perle,l'uso si propagò nei paesi tedeschi,francesi,ed europei in genere-
Le perle imperfette, una volta trasformatesi in oggetti fuor dell'ordinario,diventarono alcuni fra gli elementi più ricercati e più richiesti di un certo collezionismo di preziose rarità artistiche che si cominciava a praticare presso le corti europee.

E mentre quasi tutti gli oggetti realizzati con perle imperfette posseduti da privati andarono perduti nel tempo, solo quelli conservati all'interno delle più famose collezioni sono giunti sino a noi e fanno bella mostra di sé nei Musei.

Manifattura fiamminga-Pendente in forma di animale marino in oro,
smalti,piettre preziose con perla scaramazza-XVI secolo- Christie's-Ginevra

 


GIOIELLI E RARITA'

Il XVI secolo è sicuramente uno dei più produttivi per la gioielleria.
Il Rinascimento aveva già posto le basi per una valutazione positiva del bello nelle arti,gli studi umanistici avevano affinato gli animi e li avevano volti alla contemplazione dei valori etici ed estetici che inducevano ad apprezzare l'eleganza nella vita, nel costume,nell'ornamento.

Già alla fine del XV secolo si era delineata la creazione di un particolare equilibrio tra l'abito e il gioiello, e ne era stata testimone la pittura, che aveva registrato fedelmente la presenza delle perle tra gli elementi ornamentali che rifinivano gli abiti oltre ad ornare la persona.
Durante il XVI secolo, parallelamente all'accrescimento delle capacità lavorative degli artigiani orafi,si assiste ad una evoluzione sempre più rapida verso la complessità e il virtuosismo.

 

Manifattura olandese del XVI secolo-Pendente in oro e smalti 
con perla barocca in forma di fiasca-Museo dell'Argenteria-Firenze-


Ai pendenti semplici, costituiti da un'unica perla,si cominciano a preferire oggetti dal disegno sempre più composito,costruiti su una base d'oro e smalti,il cui corpo centrale è però costituito sempre da una o più perle, e da perle imperfette, grandi e dalle forme strane, che suggeriscono la definizione finale dell'oggetto: animali esotici, fauni, sirene,esseri mitologici metà uomini e metà animali,esseri marini fantastici con caratteristiche zoomorfiche o antropomorfiche .

D'altro canto, le perle imperfette, che furono poi dette "barocche" per il grande uso fattone nell'epoca storico - artistica che porta questo nome,rappresentavano altresì quell'unione straordinaria di eccezionale in natura - 'naturalia' - e di capacità creativa dell'uomo - 'artificialia' -  che era resa evidente dall'abilità degli orafi e che era il compendio di presupposti filosofici medievali e rinascimentali.
In ogni modo, oggetti strani e meravigliosi,da appendere all'abito mediante una spilla o una catena, da posare su un tavolo per ammirarli, da riporre nelle Wunderkammern per collezionarli.

Manifattura francese-Pendente in oro con drago su perla barocca,
base di corniola-Galleria Regionale della Sicilia-Palermo

 


A tal proposito, le collezioni più famose di oggetti strani furono quelle di Rodolfo II di Asburgo,di Ferdinando del Tirolo e di Francesco I de'Medici-
Ma quella che è arrivata sino a noi pressocchè intatta è la straordinaria,seppur tardiva, collezione di Anna Maria Luisa de' Medici (1667/1743) ,che porta il nome di "Galanterie preziose", conservata oggi presso il Museo dell'Argenteria a Firenze, certamente il più completo rispetto alle raccolte di gioielli e cammei dal XVI al XIX secolo.


LE " GALANTERIE PREZIOSE"

Le "Galanterie preziose" di Anna Maria Luisa de' Medici ,pur essendo di varia provenienza, hanno in comune una particolare affinità di stile.
Draghi, leoni,cervi,sirene,tritoni,struzzi,pecore,agnelli, elefanti: un vero e proprio bestiario,e,per ciascuno degli animali, una o più perle barocche suggeriscono la forma che viene poi definita dall'oro e completata da smalti e pietre preziose.
Tra i pezzi più originali, una culla in filigrana con una perla mostruosa che riproduce un neonato dormiente.

Manifattura olandese--Culla con infante-Filigrana d'oro e 
perla mostruosa-XVII secolo-Museo dell'Argenteria-Firenze

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Ma gli oggetti preziosi realizzati con perle barocche non sono solo a Firenze: l'Inghilterra, ad esempio,conserva un pendente di manifattura fiamminga, il famoso"Bijou Canning",oggi presso il Victoria and Albert Museum, che mostra una creatura fantastica, una sorta di tritone, dal busto virile, costituito da una perla barocca,con una coda di drago in oro e smalti.Bei rubini ornano inoltre l'oggetto in cui il busto umano brandisce una spada tempestata di diamanti. 

Manifattura fiamminga-"Bijou Canning "-Oro, pietre preziose,perla 
scaramazza -XVI secolo-Victoria and Albert Museum-Londra-

 


Un'altra collezione di oggetti in perle barocche particolarmente interessante è quella della Casa d'Aste Christie's di Ginevra, che di tanto in tanto si separa,sempre con rammarico, di qualche pezzo famoso.
Splendido è il pendente che qui vediamo, l'Ercole con la pelle del Leone Nemeo,di manifattura fiamminga del XVI secolo,in cui la perla che costituisce il corpo e il braccio del mitico eroe greco, sporgendo aggettante dal medaglione d'oro, lascia bene immaginare la forza e la possanza che lo resero famoso.

Dal XVI al XVII secolo le perle barocche, oltre a servire come ornamento per i pendenti e le spille,furono adoperate, specialmente se erano di grandi proporzioni, per l'oggettistica e per il collezionismo. 
Uno dei più noti orefici europei del tempo,Melchior Dinglinger (1664/1731),trasferitosi a Dresda, capitale della Sassonia,lavorò poi qui tutta la vita per Augusto il Forte, Principe elettore e Re di Polonia.


LA CRIPTA VERDE DI DRESDA


Costui, avendo riconosciuto le straordinarie doti creative ed artistiche dell'orefice, lo volle con sé , e per questo motivo, fortunatamente, le opere di Dinglinger sono giunte sino a noi, perché furono conservate scrupolosamente nella Grunes Gewolbe, la "Cripta Verde", di Dresda.
Negli splendidi oggetti da lui realizzati risplendono la capacità tecnica e la fantasia,che si esercita non solo nei pezzi di maggior volume,come le coppe,le conchiglie,i trionfi da tavolo,ma anche in quelli piccoli , tra cui molti sono realizzati con perle barocche o mostruose, tra cui il Putto con perla scaramazza rosea, che mostra il dorso infantile costituito appunto dalla perla, o la Collina del Calvario, costituita da perle barocche , assemblate perfettamente ad imitare la roccia.

Johann Melchior Dinglinger-La collina del Calvario-Particolare-
Oro,perle barocche,pietre preziose-XVII secolo-Cripta Verde-Dresda-

 


Chimere, draghi e tritoni si uniscono ad altri oggetti da Wunderkammer,dove le perle scaramazze hanno una parte privilegiata.
Le manifatture tedesche ebbero una parte notevole nella creazione di tali oggetti, per lo più commissionati da nobili o da ricchi mercanti, che poi venivano rivenduti cambiando mano e finendo spesso nelle più grandi collezioni.

Manifattura fiamminga-Chimera in oro,smalti,pietre preziose e 
perle barocche-XVII-XVIII secolo-Cripta Verde-Dresda

 


GLI OGGETTI DA COLLEZIONE

Tornando in Italia alla collezione di Anna Maria Luisa de'Medici di Firenze, vale la pena di sottolinearne alcuni pezzi,realizzati non come gioielli, ma come creazioni da mettere in mostra .
Si tratta di oggetti di piccole o medie dimensioni, generalmente costituiti da una base in oro o in argento, ornata da smalti o pietre preziose,su cui poggia poi una figura umana o animale,il cui corpo, nella parte centrale per lo più, è costituito da una o più perle scaramazze.

Così l'"Elefante sullo smeraldo", di manifattura olandese,che poggia su una base di smeraldo bordata di diamanti,costituito da una grossa perla barocca. L'oro e lo smalto completano l'opera, di grosso impatto naturalistico.

Manifattura olandese-Elefante in oro,smalti,smeraldi,diamanti
e perla scaramazza-XVII secolo-Museo dell'Argenteria-Firenze

 


La manifattura tedesca inoltre mise in luce una tendenza che avrebbe manifestato anche in seguito, nei secoli successivi, attraverso altre arti figurative, come il disegno e la pittura: il compiacimento per il grottesco,che certo l'uso delle perle scaramazze incoraggiava, per la loro deformità.

 

Manifattura tedesca-Ciabattino con scarpa in mano-Oro,smalti,pietre preziose 
e perle barocche su base d'oro-XVII secolo-Museo dell'Argenteria-Firenze
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A questo proposito,sono caratteristiche le statuette del Calzolaio in oro,smalto e perle, che brandisce una piccola scarpa, di perla anch'essa, e del Soldato svizzero,costruito con gli stessi materiali preziosi,la cui figuretta goffa è soverchiata da un enorme naso,un paio di baffi marziali, e un cappello a corno rovesciato su cui svettano due piume sventolanti.

Manifattura tedesca -Soldato svizzero in oro,smalti,pietre preziose e perla 
mostruosa-XVII secolo-Museo dell'Argenteria-Firenze-

 


Più complessa risulta la composizione che rappresenta Bacco in veste di oste,appoggiato con la pancia su una botte, in una mano un fiasco-che non esisteva certo ai tempi dei Greci…- nell'altra una coppa.
La figura del dio è costituita per la maggior parte da una grossa perla scaramazza,testa,braccia e gambe sono in oro,smalto e pietre preziose,
al disotto una base in oro,smalto e perle barocche nere,mentre un arco di tralci e pampini di vite circonda tutta la scena lasciando in un angolo lo spazio per una piccola scimmia d'oro.
In questa creazione vi sono molti elementi nuovi, che si svilupperanno in seguito nell'oreficeria del secolo XVIII, tra cui la predilezione per il realismo e quella per la rappresentazione di elementi naturalistici.
In più, fanno capolino le perle nere, una rarità per l'epoca, che però le considerava di secondaria importanza.

Manifattura tedesca-Bacco, in oro,smalti,pietre preziose,perle
barocche-XVII secolo-Museo dell'Argenteria-Firenze

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Col passar del tempo il gusto mutò, le perle barocche furono scelte per realizzare gioielli personali o devozionali, e a tale scopo si scelsero quelle di caratura minore.
Per tutto il secolo XVII, particolarmente in Sicilia, la committenza, costituita sempre dalla nobiltà e dalla Chiesa,fece realizzare gioielli,ostensori,calici,reliquiari,statue di santi e della Madonna tempestati di perle barocche. 

Anche gli uomini portarono, nei secoli XIX e XX delle spille da cravatta con perle barocche. 
Memorabile, a tal proposito, quella con la figura mitica di Omfale in oro, smalti e una straordinaria perla scaramazza.

Manifattura francese-Spilla da cravatta riproducente Omfale-Oro,argento
brunito,smalti, pietre preziose e perla scaramazza-XIX secolo-Coll. privata

 


Nel XX secolo le perle barocche,bianche,rosa, gialle conobbero l'onore di rientrare ufficialmente nell'oreficeria più importante: fu l'Art Nouveau a riportarle in auge, seppure per poco, con artisti come Lalique o Fouquet.

Poi giunsero le perle coltivate: per un certo tempo le donne scelsero solo le perle perfettamente tonde, perché l'oggetto più desiderato era la collana di perle, che doveva essere realizzata in perle tutte uguali per sfericità anche se non per grandezza-

Solo da qualche decennio anche l'industria delle perle coltivate ha riscoperto le perle scaramazze, che ora sono apprezzate nuovamente anche perché fanno pensare ad un prodotto più genuino e spontaneo della natura: ma è solo un'illusione, perché il processo per ottenerle è identico a quello per le perle rotonde di piccola caratura.

Fulco di Verdura-Collana in perle barocche nere , pendente 
di ametista siberiana e brillanti.-XX secolo.Coll.privata

 


In ogni modo,i secoli aurei delle perle barocche furono quelli tra il XVI e il XIX,e sicuramente,il talento che risplendette su gli altri fu quello degli orafi fiamminghi e tedeschi, che in questo genere mostrarono conoscenze tecniche e capacità innovative veramente straordinarie per quel tempo, tenuto conto che non godevano di alcuna tecnologia che potesse facilitare un lavoro manuale che talvolta impegnava tutta una vita.

Johann Melchior Dinglinger-Coppa Bacchica-Particolare-Agata 
orientale, oro,smalti,perla mostruosa-1711-Cripta Verde-Dresda-



Kate Catà

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