una rosa d'oro

 

Commenti e critiche


 

  La Famiglia cambia

Mutamenti del modello familiare dal XIX al XX secolo

 

La Famiglia Belelli. Olio di Edgar Degas-Musée d'Orsay-Paris-1858/60.

La Famiglia Belelli.
Olio di Edgar Degas
-Musée d'Orsay-Paris-1858/60.

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Fra i mutamenti sociali determinatisi in seguito all’avvento dell’industrializzazione uno dei più lenti ma dei più incisivi nel corpo della società è stato quello relativo alla famiglia tradizionale

Per secoli presso tutte le popolazioni a livello mondiale era esistita una concezione familiare di tipo patriarcale.

Più o meno rigidamente strutturata ,la famiglia dipendeva dagli anziani che, essendo generalmente i proprietari dei beni in uso comune o gli aventi diritto all’affitto di essi- case,terreni,imprese lavorative – erano anche coloro che amministravano il sistema tradizionale di controllo familiare.

Con l’industrializzazione,invece,una quantità sempre più numerosa di persone ha cominciato a guadagnarsi  da vivere con il lavoro,che paga il salario e rende l’individuo indipendente.

Inoltre occupazioni e promozioni in campo lavorativo vengono date in base alla competenza e all’abilità e i datori di lavoro non hanno alcun interesse al ruolo che l’individuo svolge in seno alla comunità familiare, dove il minore o maggior guadagno era regolato da tradizioni del tutto differenti .

Il singolo, autonomizzatosi  per mezzo del guadagno,si stacca ora anche psicologicamente dalla famiglia d’origine.

A poco a poco la famiglia diventa mononucleare. Per esempio, un giovane che viene dalla campagna e va a lavorare in città presso un’industria, si sottrae all’obbedienza nei confronti del padre,non rimane a lavorare la terra che pure potrebbe ereditare,si forma un nucleo familiare suo là dove lavora, ed è una famiglia da cui sono assenti i membri anziani dell’istituzione tradizionale.Essa è costituita da marito,moglie e figli.

Se l’uomo che lavora ha bisogno di denaro ormai si rivolge ad organizzazioni specializzate(banche,istituti finanziari) che gli concedono un fido  restituibile con parte del salario: cade così un altro legame con la famiglia d’origine, perché i servizi che essa forniva ora possono essere ottenuti altrove e molti di essi sono gratuiti o comunque accessibili a tutti e non privilegio di pochi.

 

 

 

 

ALTRE  CAUSE DI MUTAMENTO

 

 

Però al mutamento strutturale della famiglia,per arrivare a  determinare la sua morfologia attuale, nel corso dei due secoli presi in considerazione e soprattutto negli ultimi decenni,hanno contribuito altri fattori, possibilmente differenti nell’ambito di diverse realtà sociali o nazionali.

Presso certi popoli,come per esempio quello cinese,l’esistenza dei clan è stata indebolita dall’attacco politico del Comunismo-

Nel mondo arabo ed orientale la sposa doveva essere comprata, nel mondo occidentale doveva portare una dote.

In ambedue le realtà a questi valori pecuniari si sostituisce ormai lo scambio di doni da tutte e due le parti e ciò anche perché i giovani sono sempre più in grado di decidere in maniera autonoma del loro matrimonio e mettono su casa per conto proprio con le loro capacità economiche.

Cambia anche l’età della donna nel matrimonio:la scelta dell’uomo è infatti orientata verso una moglie che lavori e lo aiuti finanziariamente,donde la necessità di una consorte coetanea e non più giovane di molto come accadeva nei secoli scorsi quando l’unico produttore di beni era il marito che in età avanzata sposava donne-bambine per essere servito sino alla vecchiaia da una compagna ancora vitale e piena di energie.

 

Un altro aspetto che diversifica la famiglia attuale da quella tradizionale è quello costituito dal fatto che sono diminuiti i matrimoni tra parenti o comunque tra individui con un rapporto parentale molto stretto:ciò avveniva prima perché a deciderlo erano gli anziani del clan che servendosi della dote come di elemento di stabilità finanziaria,tentavano di mantenere le proprietà “dentro la famiglia”.

 

La Famiglia di Paul Gauguin  P.Gauguin-1880-Ny Carlsberg Glyptotek-Copenhagen.

 

La Famiglia di Paul Gauguin
P.Gauguin-1880-
Ny Carlsberg Glyptotek-Copenhagen.

 

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LA CONVIVENZA : UNA SCELTA OBBLIGATA?

Un nuovo elemento di turbativa soprattutto nell’Occidente europeo è stata l’introduzione del divorzio in alcuni paesi dove tale istituto non era presente.

Ciò ha determinato la frammentarizzazione della famiglia,con il contemporaneo formarsi di famiglie anomale in cui uno dei genitori-generalmente la donna-rimane con i figli minori per accudirli,mentre l’altro genitore,rimasto solo,cerca nuovi equilibri affettivi e sociali dando luogo al costituirsi di una coppia di conviventi non sposati.

In questo caso si verifica un fenomeno inverso a quello considerato per il matrimonio: nelle coppie di conviventi, spesso l’età della donna è maggiore di quella dell’uomo.

 Le cause probabili di questo fenomeno possono essere diverse: o l’uomo cerca una compagna in età non più fertile onde evitare di avere dei figli, specialmente se ne ha già dalla precedente unione;o la donna, nubile, accetta di avere un compagno anche più giovane per non vivere in solitudine e non perdere la possibilità di avere una vita affettiva sia pure con le limitazioni di un’unione irregolare.

Ma la convivenza oggi è una scelta che non è solo consequenziale al divorzio.Infatti uno dei paradossi presenti nei mutamenti familiari contemporanei è il fatto che,nonostante il divorzio sia stato adottato quasi dovunque e che dove esiste sia sempre più facile ottenerlo, c’è un numero sempre maggiore di persone che non vuole sposarsi affatto.

Ciò dipende da diverse cause,fra cui una delle più rilevanti è quella economico-finanziaria.Il matrimonio è diventato un “business”, è stato strumentalizzato  dal consumismo  e incute terrore ,per l’elevatezza dei suoi costi, in chi pensa di sposarsi.

La casa,il corredo, la cerimonia,il ricevimento, l’abito e i regali per la sposa,l’addobbo floreale,i mezzi di trasporto, esigono una spesa esorbitante che non tutti possono permettersi. Perciò spesso chi vorrebbe sposarsi va a convivere in attesa di tempi migliori.

Accade anche che molti, di fronte ai molteplici casi di divorzio e allo spettacolo tristissimo dello sgretolarsi di famiglie  amiche o  vicine per legami di parentela,non siano invogliati a vincolarsi con un matrimonio di cui non si sa quale possa essere l’esito.

Generalmente,secondo le statistiche, dalle convivenze non nascono facilmente dei figli, nel primo caso perché i due conviventi-o almeno uno di essi - hanno già figli dall’unione precedente,negli altri casi  perché il rapporto in sé appare precario e non offrirebbe stabilità alla prole.

Tuttavia accade spesso che,al preannuncio dell’arrivo di un figlio,se i due partners sono liberi da vincoli coniugali preesistenti, si sposino per regolarizzare la loro posizione prima della nascita del bambino.

 

 

 

FAMIGLIE PIU’ RISTRETTE E NON TRADIZIONALI

Si nota per altro a livello generale nei paesi più industrializzati una diminuzione del tasso di natalità,dovuta al fatto che mentre prima una grossa percentuale di neonati moriva,l’accresciuta assistenza medica e il diffondersi dell’igiene ha reso più possibile la sopravvivenza dei nati.

Però i genitori che lavorano in una famiglia mononucleare non hanno a chi affidare la prole per accudirla e allevarla almeno sino all’età scolare e poiché dal punto di vista finanziario ogni figlio impone dei costi che non sempre possono essere affrontati dai genitori,essi hanno ritenuto opportuno limitare il numero dei figli mediante il controllo delle nascite e la contraccezione.

 

Peraltro si vanno formando, nel mondo contemporaneo, altri tipi di nuclei pseudo-familiari prima inesistenti: le cosÌ dette coppie ‘rosa’, ovvero le coppie omosessuali che gIà in alcuni paesi hanno avuto riconosciuto il diritto di esistere.

I componenti di queste “famiglie” di nuovo tipo chiedono di poter adottare dei figli o di poterli avere con sistemi non tradizionali o addirittura non naturali,come la fecondazione in vitro o l’utero in affitto.

 

Di fatto, oggi le tipologie della famiglia moderna si possono così definire:

 

-Famiglia mononucleare regolare(marito e moglie sposati con o senza figli)

-Famiglia mononucleare irregolare eterosessuale(uomo e donna conviventi con o senza figli)

-Famiglia mononucleare irregolare omosessuale(uomo+uomo o donna+donna,conviventi)

 

Non tutte queste tendenze si possono considerare come stabili e definitive forme di aggregazione familiare.

Certo,quasi in ogni caso l’ideologia moderna della libertà, dell’individualismo,il diritto di scelta e l’affermazione della persona al di fuori dell’ambito familiare sono tutte forze che generano tali conseguenze.

Ma forse sarebbe necessario rivedere molti comportamenti sociali ed economici che influenzano la costituzione di una famiglia normale che, sia pure lontana dal modello patriarcale, abbia tuttavia una funzione stabile come punto di riferimento per tutti i suoi componenti e che costituisca ancora una nicchia protettiva favorevole all’educazione e all’allevamento della prole.

Restituiamo,perciò, se è possibile, alla famiglia l’immagine primaria per cui essa fu creata. Facciamo in modo che essa sia di nuovo la prima e più importante cellula della società.

 

(Miss Aribari)  

 

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