una rosa d'oro
Commenti e critiche
La Famiglia cambia Mutamenti del modello familiare dal XIX al XX secolo
La Famiglia Belelli.
Fra
i mutamenti sociali determinatisi in seguito all’avvento
dell’industrializzazione uno dei più lenti ma dei più incisivi nel corpo
della società è stato quello relativo alla famiglia tradizionale Per
secoli presso tutte le popolazioni a livello mondiale era esistita una
concezione familiare di tipo patriarcale. Più
o meno rigidamente strutturata ,la famiglia dipendeva dagli anziani che, essendo
generalmente i proprietari dei beni in uso comune o gli aventi diritto
all’affitto di essi- case,terreni,imprese lavorative – erano anche coloro
che amministravano il sistema tradizionale di controllo familiare. Con
l’industrializzazione,invece,una quantità sempre più numerosa di persone ha
cominciato a guadagnarsi da vivere
con il lavoro,che paga il salario e rende l’individuo indipendente. Inoltre
occupazioni e promozioni in campo lavorativo vengono date in base alla
competenza e all’abilità e i datori di lavoro non hanno alcun interesse al
ruolo che l’individuo svolge in seno alla comunità familiare, dove il minore
o maggior guadagno era regolato da tradizioni del tutto differenti . Il
singolo, autonomizzatosi per mezzo
del guadagno,si stacca ora anche psicologicamente dalla famiglia d’origine. A
poco a poco la famiglia diventa mononucleare. Per esempio, un giovane che viene
dalla campagna e va a lavorare in città presso un’industria, si sottrae
all’obbedienza nei confronti del padre,non rimane a lavorare la terra che pure
potrebbe ereditare,si forma un nucleo familiare suo là dove lavora, ed è una
famiglia da cui sono assenti i membri anziani dell’istituzione
tradizionale.Essa è costituita da marito,moglie e figli. Se
l’uomo che lavora ha bisogno di denaro ormai si rivolge ad organizzazioni
specializzate(banche,istituti finanziari) che gli concedono un fido
restituibile con parte del salario: cade così un altro legame con la
famiglia d’origine, perché i servizi che essa forniva ora possono essere
ottenuti altrove e molti di essi sono gratuiti o comunque accessibili a tutti e
non privilegio di pochi. ALTRE
CAUSE DI MUTAMENTO Però
al mutamento strutturale della famiglia,per arrivare a
determinare la sua morfologia attuale, nel corso dei due secoli presi in
considerazione e soprattutto negli ultimi decenni,hanno contribuito altri
fattori, possibilmente differenti nell’ambito di diverse realtà sociali o
nazionali. Presso
certi popoli,come per esempio quello cinese,l’esistenza dei clan è stata
indebolita dall’attacco politico del Comunismo- Nel
mondo arabo ed orientale la sposa doveva essere comprata, nel mondo occidentale
doveva portare una dote. In
ambedue le realtà a questi valori pecuniari si sostituisce ormai lo scambio di
doni da tutte e due le parti e ciò anche perché i giovani sono sempre più in
grado di decidere in maniera autonoma del loro matrimonio e mettono su casa per
conto proprio con le loro capacità economiche. Cambia
anche l’età della donna nel matrimonio:la scelta dell’uomo è infatti
orientata verso una moglie che lavori e lo aiuti finanziariamente,donde la
necessità di una consorte coetanea e non più giovane di molto come accadeva
nei secoli scorsi quando l’unico produttore di beni era il marito che in età
avanzata sposava donne-bambine per essere servito sino alla vecchiaia da una
compagna ancora vitale e piena di energie. Un
altro aspetto che diversifica la famiglia attuale da quella tradizionale è
quello costituito dal fatto che sono diminuiti i matrimoni tra parenti o
comunque tra individui con un rapporto parentale molto stretto:ciò avveniva
prima perché a deciderlo erano gli anziani del clan che servendosi della dote
come di elemento di stabilità finanziaria,tentavano di mantenere le proprietà
“dentro la famiglia”.
La
Famiglia di Paul Gauguin
LA
CONVIVENZA : UNA SCELTA OBBLIGATA? Un
nuovo elemento di turbativa soprattutto nell’Occidente europeo è stata
l’introduzione del divorzio in alcuni paesi dove tale istituto non era
presente. Ciò
ha determinato la frammentarizzazione della famiglia,con il contemporaneo
formarsi di famiglie anomale in cui uno dei genitori-generalmente la
donna-rimane con i figli minori per accudirli,mentre l’altro genitore,rimasto
solo,cerca nuovi equilibri affettivi e sociali dando luogo al costituirsi di una
coppia di conviventi non sposati. In
questo caso si verifica un fenomeno inverso a quello considerato per il
matrimonio: nelle coppie di conviventi, spesso l’età della donna è maggiore
di quella dell’uomo. Le
cause probabili di questo fenomeno possono essere diverse: o l’uomo cerca una
compagna in età non più fertile onde evitare di avere dei figli, specialmente
se ne ha già dalla precedente unione;o la donna, nubile, accetta di avere un
compagno anche più giovane per non vivere in solitudine e non perdere la
possibilità di avere una vita affettiva sia pure con le limitazioni di
un’unione irregolare. Ma
la convivenza oggi è una scelta che non è solo consequenziale al
divorzio.Infatti uno dei paradossi presenti nei mutamenti familiari
contemporanei è il fatto che,nonostante il divorzio sia stato adottato quasi
dovunque e che dove esiste sia sempre più facile ottenerlo, c’è un numero
sempre maggiore di persone che non vuole sposarsi affatto. Ciò
dipende da diverse cause,fra cui una delle più rilevanti è quella
economico-finanziaria.Il matrimonio è diventato un “business”, è stato
strumentalizzato dal consumismo
e incute terrore ,per l’elevatezza dei suoi costi, in chi pensa di
sposarsi. La
casa,il corredo, la cerimonia,il ricevimento, l’abito e i regali per la
sposa,l’addobbo floreale,i mezzi di trasporto, esigono una spesa esorbitante
che non tutti possono permettersi. Perciò spesso chi vorrebbe sposarsi va a
convivere in attesa di tempi migliori. Accade
anche che molti, di fronte ai molteplici casi di divorzio e allo spettacolo
tristissimo dello sgretolarsi di famiglie amiche
o vicine per legami di
parentela,non siano invogliati a vincolarsi con un matrimonio di cui non si sa
quale possa essere l’esito. Generalmente,secondo
le statistiche, dalle convivenze non nascono facilmente dei figli, nel primo
caso perché i due conviventi-o almeno uno di essi - hanno già figli
dall’unione precedente,negli altri casi perché
il rapporto in sé appare precario e non offrirebbe stabilità alla prole. Tuttavia
accade spesso che,al preannuncio dell’arrivo di un figlio,se i due partners
sono liberi da vincoli coniugali preesistenti, si sposino per regolarizzare la
loro posizione prima della nascita del bambino. FAMIGLIE
PIU’ RISTRETTE E NON TRADIZIONALI Si
nota per altro a livello generale nei paesi più industrializzati una
diminuzione del tasso di natalità,dovuta al fatto che mentre prima una grossa
percentuale di neonati moriva,l’accresciuta assistenza medica e il diffondersi
dell’igiene ha reso più possibile la sopravvivenza dei nati. Però
i genitori che lavorano in una famiglia mononucleare non hanno a chi affidare la
prole per accudirla e allevarla almeno sino all’età scolare e poiché dal
punto di vista finanziario ogni figlio impone dei costi che non sempre possono
essere affrontati dai genitori,essi hanno ritenuto opportuno limitare il numero
dei figli mediante il controllo delle nascite e la contraccezione. Peraltro
si vanno formando, nel mondo contemporaneo, altri tipi di nuclei
pseudo-familiari prima inesistenti: le cosÌ dette coppie ‘rosa’, ovvero le
coppie omosessuali che gIà in alcuni paesi hanno avuto riconosciuto il diritto
di esistere. I
componenti di queste “famiglie” di nuovo tipo chiedono di poter adottare dei
figli o di poterli avere con sistemi non tradizionali o addirittura non
naturali,come la fecondazione in vitro o l’utero in affitto. Di
fatto, oggi le tipologie della famiglia moderna si possono così definire: -Famiglia
mononucleare regolare(marito e moglie sposati con o senza figli) -Famiglia
mononucleare irregolare eterosessuale(uomo e donna conviventi con o senza figli) -Famiglia
mononucleare irregolare omosessuale(uomo+uomo o donna+donna,conviventi) Non
tutte queste tendenze si possono considerare come stabili e definitive forme di
aggregazione familiare. Certo,quasi
in ogni caso l’ideologia moderna della libertà, dell’individualismo,il
diritto di scelta e l’affermazione della persona al di fuori dell’ambito
familiare sono tutte forze che generano tali conseguenze. Ma
forse sarebbe necessario rivedere molti comportamenti sociali ed economici che
influenzano la costituzione di una famiglia normale che, sia pure lontana dal
modello patriarcale, abbia tuttavia una funzione stabile come punto di
riferimento per tutti i suoi componenti e che costituisca ancora una nicchia
protettiva favorevole all’educazione e all’allevamento della prole. Restituiamo,perciò,
se è possibile, alla famiglia l’immagine primaria per cui essa fu creata.
Facciamo in modo che essa sia di nuovo la prima e più importante cellula della
società. (Miss
Aribari)
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