una rosa d'oro
a cura di Kate Catà
“THE CROWN JEWELS” Chi si reca nella Torre di Londra oggi non vedrà una solenne struttura delegata a funzioni pubbliche o alla triste necessità di fungere da carcere per personaggi di alto rango, come accadeva nel passato. In realtà, questi oggetti non risalgono all’XI secolo, come si potrebbe credere se si pensasse che il primo ad essere incoronato sovrano d’Inghilterra fu Guglielmo il Conquistatore (1066), ma furono rifatti gradatamente dal momento della restaurazione della Monarchia, cioè dal 1661 quando salì al trono Carlo II.
Infatti le antiche insegne erano state distrutte o messe in vendita dai seguaci di Cromwell che le consideravano simboli di una “casa reale detestabile”, e lo stesso Cromwell, dopo la condanna a morte di Carlo I, ordinò che l’oro e l’argento di cui erano fatti gli oggetti in metallo venisse fuso e venduto e che il ricavato “andasse a vantaggio del Commonwealth”. Nel periodo della restaurazione, come si è detto, Carlo II ordinò che si ricostituissero basandosi su elenchi e immagini d’archivio che erano sfuggite alla distruzione. In seguito altre insegne reali si aggiunsero a quelle approntate nel XVII secolo. Tuttavia ciò non era un fatto fuor dall’ordinario: era una consuetudine seguita da tutte le corti del tempo, dai nobili e dai ricchi in genere. Ancora oggi alcune corone, prive di pietre, sono esposte nella Casa dei Gioielli o nel Museo di Londra.
IL RUOLO DELLE INSEGNE Sotto il nome di “Insegne Reali” va un certo numero di oggetti, che hanno un preciso ruolo nei vari momenti dell’Incoronazione, la quale da 900 anni si svolge nell’Abbazia di Westminster dove il sovrano si recava prima in processione, oggi in carrozza, partendo dal Palazzo di Buckingham.
I sovrani erano circondati da guardie personali, i “Sergeants-at-.Arms”, che recavano le Mazze reali, un tempo armi di protezione, oggi simbolo dell’autorità reale. Altre mazze reali sono custodite dalla Camera dei Lord, nell’ufficio del Cancelliere e nella Casa dei Gioielli.
Tra gli oggetti presenti nel gruppo delle Insegne Reali c’erano delle spade. Tra le notizie particolari riguardanti le tre spade, ce n’è una relativa alla punta della Curtana, che è smussata e arrotondata. Le spade vengono portate in processione durante l’Incoronazione sguainate e con la punta in alto. Un oggetto rituale di non grande importanza è il Bastone di Sant’ Edoardo, sovrastato da un piccolo globo di cui si diceva che contenesse un frammento della croce di Gesù. ![]() Bastone di Sant’Edoardo Oggetti che non svolgono più la loro funzione sono le “Trombe di Stato”, in numero di sedici, di cui nove, adornate con stendardi damascati di seta rossa, furono realizzate per l’incoronazione della Regina Vittoria. Poiché le imboccature delle trombe erano tenute dai trombettieri come proprietà personale, esse andarono perdute e non possono essere sostituite,ragion per cui gli strumenti non possono essere più suonati.
GLI OGGETTI DELL’UNZIONE Dopo l’ingresso del sovrano nell’Abbazia di Westminster, esso viene presentato ai sudditi e da questi acclamato, quindi recita il giuramento secondo cui governerà i sudditi, difenderà e proteggerà la Chiesa, della quale è il Capo. Seduto sotto il baldacchino sorretto da quattro cavalieri dell’Ordine della Giarrettiera, il nuovo re viene unto sulle mani, sul petto e sulla testa dall’Arcivescovo di Canterbury. ![]() Ampolla d’oro dell’Incoronazione L’olio santo con cui viene unto il sovrano viene versato da un’ampolla in un cucchiaio. L’Ampolla d’oro, che ha la forma di un’aquila, fu creata nel 1661 per l’incoronazione di Carlo II.
Il Cucchiaio d’oro dell’Incoronazione è probabilmente il pezzo più antico fra tutte le Insegne dell’Incoronazione: si ritiene che sia stato creato per Enrico II o per Riccardo I “Cuor di leone”, incoronato nel 1189. Si sa da notizie ricavate dagli Archivi di Stato che ai tempi di Cromwell fu venduto ad un Ufficiale Guardarobiere di Carlo I, Clement Kynnersley, il quale lo restituì a Carlo II al momento della restaurazione. GLI ORNAMENTI Dopo l’Unzione, il nuovo sovrano viene rivestito con abiti regali e ornato di oggetti simbolici e da gioielli ognuno dei quali rappresenta un determinato aspetto del potere e sono considerati “i segni esterni e visibili della Grazia interna e spirituale”. Gli abiti sono mutati nel tempo, ma i più recenti consistono in una sovratunica o “Dalmatica”, in un mantello o “pallio regale”, in una stola e una fascia a cintura.
Gli indumenti sono tessuti in filo d’oro e pesano più di 10 kg. – Un altro simbolo è costituito dagli Speroni, che rappresentano il rango di Cavaliere e la condotta cavalleresca. Col termine latino “Armille” (il cui significato è ‘bracciali’) vengono indicati due oggetti che furono donati alla Regina Elisabetta II in occasione della sua incoronazione nell’anno 1953.
In ordine d’uso vengono poi i Globi dei Sovrani e gli Anelli dell’Incoronazione. I Globi sono sfere concave in oro: la più grande è per il Re, la più piccola per la Regina. Il Globo della Regina fu creato per la Regina Maria nel 1689 in quanto essa era regina per diritto proprio e non perché moglie di un re. Oggi il Globo del Sovrano è ornato da più di 600 pietre preziose e perle.
L’Anello del Sovrano è”l’insegna della dignità reale” che il nuovo re porta all’anulare della mano destra.
Per l’Incoronazione della Regina Vittoria, che aveva dita molto piccole, fu confezionato un anello altrettanto piccolo, destinato dal gioielliere di corte del tempo al dito mignolo della Regina. Alla sua morte, Vittoria lasciò in dono alla Corona gli Anelli reali che furono uniti alle altre Insegne Reali della Casa dei Gioielli
Lo Scettro del Sovrano sovrastato dalla Croce simboleggia il potere temporale del re; esso viene consegnato al nuovo regnante dopo l’Unzione per tenerlo nella mano destra, mentre lo Scettro con la Colomba viene tenuto nella mano sinistra. Quando fu estratto, allo stato grezzo, il diamante pesava 3.106 carati. Un’altra delle parti maggiori, la Seconda Stella d’Africa o Cullinan II, è il diamante incastonato sulla parte anteriore della Corona Imperiale di Stato. Anche se gli scettri che si possono vedere nella Casa dei Gioielli sono stati creati dopo la Restaurazione, l’uso dello scettro nell’incoronazione risale al nono secolo. LE CORONE
Gli oggetti più significativi e più affascinanti della Casa dei Gioielli sono senza dubbio le Corone. La prima in ordine d’importanza anche se non la più preziosa dal punto di vista del valore venale è la Corona di Sant’Edoardo, del 1661, che è quella che l’Arcivescovo pone sul capo del Sovrano al momento dell’Incoronazione vera e propria. La Corona di S.Edoardo pesa 2,04 kg., è realizzata in oro, anticamente veniva ornata di pietre preziose affittate per la cerimonia, di pietre finte per esporla con gli altri gioielli della Corona. Tuttavia col tempo questa corona fu posta sull’altare,come simbolo, mentre sul capo del sovrano veniva messa la Corona di Stato.
Particolare è stata la funzione della Corona di Giorgio Principe di Galles che la indossò per l’incoronazione del padre Edoardo VII nel 1902. In queste vesti egli, allontanandosi dall’Inghilterra, portò con sé la piccola corona, che fu restituita allo Stato britannico solo alla sua morte nel 1972.
Sia il Diadema che la Corona di Stato furono adoperati per la Regina Maria II, sovrana per suo diritto oltre che moglie del re. Altre corone di regine consorti sono la Corona della Regina Maria moglie del Re Giorgio V (1911) e la Corona della Regina Elisabetta moglie di Re Giorgio VI (1937 ), madre dell’attuale Regina Elisabetta II. La Corona della Regina Maria contiene circa 2.200 diamanti tra piccoli e grandi.
La Corona della Regina Madre Elisabetta è l’unica forgiata in platino. UN DIAMANTE PORTATORE DI DISGRAZIE Si dice infatti che il Koh-i-noor esistesse sin da 3000 anni fa, ma si ritiene ragionevolmente più realistica l’ipotesi che sia stato trovato nel 1655 in India, nella Miniera Kollur della regione di Golconda. La Pietra preziosa seguì poi un itinerario complicato di cui sono incerte le tappe, cambiando padrone più volte, dalla Persia all’Afghanistan per tornare in India, dove nel 1850 fu acquisito dalla Compagnia delle Indie Orientali che ne fece dono alla Regina Vittoria. Pare che al momento del suo ritrovamento pesasse 787 carati .
Infatti fu tagliato prima dal veneziano Hortensio Borgio che lo ridusse a 280 carati, poi fu tagliato ancora da mano ignota, e quando giunse in Inghilterra pesava 186 carati. Il diamante, la cui storia porta il segno di violenze e di crudeltà tra uomini,
UNA PICCOLA CORONA PER UNA GRANDE REGINA
Creata nel 1870 per volontà della Regina Vittoria, questa piccola corona, ornata con diamanti presi da una collana preesistente, ebbe una vita breve -41 anni circa- ma intensa. La Coroncina, con i suoi 160 grammi di peso, che potevano anche diventare di meno se si toglievano gli archi laterali per consentire di indossarla quotidianamente solo come un cerchietto, era molto cara alla Sovrana. Ornata, pur nella sua piccolezza, di ben 1.300 diamanti, la piccola Corona veniva indossata dalla Regina anche per l’inaugurazione dell’Anno Parlamentare.
La Coroncina, alla morte della Regina Vittoria, venne posta sulla sua bara ad Osborne House. LA CORONA IMPERIALE D’INDIA La Costituzione inglese proibisce di portare le Insegne Reali fuori dal territorio nazionale, forse per evitare che i Gioielli della Corona possano essere venduti o impegnati in caso di bisogno di fondi economici. Certamente la proibizione si riferisce ad avvenimenti del passato, quando i sovrani - come avvenne per Carlo II all’inizio della Guerra civile– impegnavano i Gioielli per raccogliere soldi e pagare le truppe. Perciò, quando Giorgio V nel 1911 si recò alla Corte di Delhi in India in qualità di Imperatore per essere onorato dai Principi indiani, si dovette creare una corona che, fabbricata in Inghilterra da Garrand al costo di 60.000 sterline, fu pagata però dall’Ufficio Indiano.
La Corona Imperiale d’India, in cui sono incastonati smeraldi,rubini e zaffiri e circa 6.100 diamanti, è una delle più pesanti fra le corone, esclusa la Corona di Stato. Lo stesso Sovrano annotò nel suo diario che il peso della Corona, sopportato per tre ore e mezzo di cerimonia, gli aveva procurato dolori cervicali e molto fastidio: la stessa cosa era accaduta alla Regina Vittoria.
LA CORONA IMPERIALE DI STATO Della Corona Imperiale di Stato abbiamo visto l’immagine anteriore all’inizio di questo discorso illustrativo,ma non si è detto tutto di essa. Quando il Sovrano viene incoronato, come si è detto, gli viene messa sul capo la Corona di S.Edoardo. Cambia gli abiti e indossa quelli color porpora, in particolare il manto, tiene in mano il Globo e lo Scettro, lascia la Corona di S.Edoardo e viene incoronato con la Corona Imperiale di Stato. Quella che ora vediamo è l’ultima in ordine di tempo, la decima dopo la Restaurazione del XVII secolo, e fu creata nel 1838 per la Regina Vittoria. Ospita 2.800 diamanti di varia grandezza, ma le pietre più importanti, di cui abbiamo già nominate alcune, hanno un valore storico oltre che venale. Cominciando dalla veduta anteriore, nella Croce di Malta, in alto, è incastonato uno zaffiro antichissimo, che non ha perso la sua meravigliosa trasparenza: si dice che fosse al dito di Edoardo il Confessore quando il suo corpo fu trasferito nell’Abbazia di Westminster da Enrico II nel 1163. Sotto l’Orbe (la sfera che sorregge la croce) si trovano quattro perle grandi a forma di goccia, conosciute come “Orecchini della Regina Elisabetta I”. Dopo la condanna a morte di Maria di Scozia, le perle furono vendute ad Elisabetta I nel 1587, e poi, con variazioni frequenti, inserite nelle Corone di Stato in numero di tre o quattro, come attualmente. Nella croce che si trova sul davanti della Corona è montata una gemma rossa, che, sebbene sia detta “il Rubino del Principe Nero” è uno spinello o un balascio, sulla cui superficie si trovano dei buchi, che forse servivano a reggere precedentemente la pietra in altra sistemazione.
Secondo la leggenda, in tempi lontanissimi la pietra era dei Mori che l’avevano portata dall’Oriente. Sotto al rubino c’è il diamante Cullinan II, di cui si è già parlato, di 317 carati. Nella parte posteriore della Corona ,in basso, c’è uno zaffiro di 104 carati, detto “lo Zaffiro degli Stuart”, che fu ritrovato nel 1807 tra gli oggetti appartenenti all’ultimo degli Stuart, Enrico Cardinale di York, e inserito nella Corona di Stato nel posto ora occupato dal Cullinan II. Per tradizione, si ritiene che la pietra fosse incastonata nella corona del Re scozzese Alessandro II e poi passata ad Edoardo I d’Inghilterra. ARGENTI E ORI Nella Casa dei Gioielli, oltre agli oggetti dell’Incoronazione, sono presenti innumerevoli altri oggetti d’oro e d’argento che vengono usati durante cerimonie e occasioni di rilievo. Kate Catà.
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