una rosa d'oro
Home Drinner
un pò drink, un pò
dinner...
![]() Fète de Neuilly-Misti- |
“Home-drinner”: la novità della stagione.
Non solo drink,non tutto dinner..è il nuovo trend, poiché ci si è stancati di pubs, locali pubblici,wine-bar dai connotati anonimi, dove celebrare in fretta il rito dell’Happy hour,e dove, quando hai finito di consumare, devi andar via,a cercare un ristorante.
Dal quale poi sei costretto ad uscire,perché è passata la mezzanotte, i camerieri cercano di farti capire che devono chiudere perché sono pagati solo sino a quell’ora, e tu devi trovare un altro locale dove tirar tardi…
Invece,se con un gruppo di amici decidi di stare a casa tua, cominciando dalla fine del pomeriggio-non proprio sera..-puoi iniziare con un bicchiere in mano –un long drink, come un bowl,che si può preparare con vino bianco e succo d’arancia, o con champagne e vermouth, o una sangria, la ben nota bevanda spagnola,il tutto condito con fette di arancia e limone, o con frutti di bosco,e poi…
Ma cominciamo con ordine:come, quando, dove e perché…o meglio, perché, quando, dove e come!
Absinthe Robette-Privat Livemont |
PERCHE’
Il perché lo abbiamo già detto: per invitare gli amici stando a casa propria, comodi, rilassati,senza fare troppa fatica, come potrebbe essere il dover organizzare una cena,ma con il raggiungimento dello stesso scopo.
Si tratta infatti di trascorrere una serata piuttosto informale, per stare piacevolmente insieme, bevendo, mangiando qualcosa che non appesantisca troppo,chiacchierando sino a notte senza problemi.
In fondo, lo si poteva fare a mezzogiorno con il brunch: perché non farlo di sera, con il drinner?
E’,insomma, ancora un motivo per sdrammatizzare i ricevimenti, che nessuno più vuole affrontare pensando alla fatica di preparare tutto alla perfezione con un numero di portate determinato dalla tradizione e dalla gastronomia ufficiale.
Così, invece, anche una donna che lavora può avere il piacere di avere gente a casa con un minimo di impegno per preparare il necessario,anche un ‘single’ può,all’ultimo minuto,inventarsi qualcosa da mettere sotto i denti e una caraffa con il long-drink da bere in compagnia degli amici.
L’occasione può essere quella di assistere insieme ad una partita della squadra del cuore sul piccolo schermo, o rivedere il DVD di un bel film che piace commentandolo con la gente “giusta”.
QUANDO e DOVE
Anche il “quando” lo abbiamo accennato, ma forse vale la pena di ampliarne il concetto:solitamente sul far della sera, nel periodo estivo tra le ore 19 e le 20 .
D’inverno,poi,non ci si vedrà per un drinner che alla fine delle ore lavorative,giusto il tempo di rinfrescarsi e cambiarsi d’abito,e poi via, a casa di amici, dove ci aspetta il più simpatico rendez-vous della stagione.
Ault and Wiborg Company. |
COME
La (o il) padrona(e) di casa avrà intanto reso piacevole l’ambiente,disponendo su tavoli bassi candele, recipienti di vetro pieni d’acqua con lumini galleggianti, luci soffuse, non troppo forti,ma non creando neanche un ambiente troppo buio, in cui la gente non debba riconoscersi o finisca con l’addormentarsi,e un paio di tavoli,apparecchiati con tovaglie uguali o comunque dello stesso colore,possibilmente accessibili da tutti i lati, uno per le bevande, l’altro per i cibi solidi che verranno serviti man mano durante la serata.
Un po’ di musica in sottofondo non guasta; ma non una musica da discoteca, né una musica sinfonica…magari melodica moderna, jazz,musica leggera degli anni ‘60/80…
D’estate, poi, la fantasia si potrà sbrigliare, specialmente se si possiede una terrazza: tra il verde delle piante ,larghi divani e comodi cuscini, disponendo tutto su tavolini bassi, tranne i due tavoli di cui sopra per il mangiare e il bere, luci soffuse e opportuna atmosfera, si svolgerà un piacevolissimo “drinner”.
A seconda dell’importanza dell’occasione e del numero delle persone invitate, il tovagliato e i servizi di piatti e di bicchieri cambieranno di tipo e di colore.
Generalmente si consiglia,comunque, di apparecchiare con un materiale di tipo disinvolto, tovaglie di tono elegante-sportivo, cioè beige o verde acqua,giallo chiaro o rosa aranciato d’inverno, azzurro o blu, marrone coloniale o scozzese sui toni del verde e dell’arancio per l’estate.
I piatti saranno di porcellana bianca o di maiolica , in tono con le tovaglie, o con un piacevole contrasto di colori che si accentuerà nella stagione estiva.
I bicchieri saranno solidi e facili da prendere e da tenere in mano, non troppo pesanti ma neanche troppo fragili, dato che saranno maneggiati tutta la serata.
![]() The Chap Book |
Essi verranno disposti sul tavolo apposito, con le caraffe delle bevande e i boccali dell’acqua.
I piatti invece,che sarebbe bene fossero tutti non troppo grandi e della stessa misura, con le posate, saranno appoggiati sulla tavola dove andranno anche i piatti da portata,i tovaglioli(si avrà cura di metterne anche di carta,oltre a quelli in tessuto coordinati alla tovaglia)un cestino con piccolissimi panini,bustine di crackers e di piccoli grissini.
Una delle caratteristiche del “drinner” poi è quella che mentre di drinks-o meglio, di long-drinks, verranno serviti due o più tipi tutti insieme,in modo da consentire agli ospiti di scegliere quello di maggior gradimento,i cibi solidi saranno portati in tavola,con ‘nonchalance’, di tanto in tanto, un piatto da portata alla volta, sufficiente per il numero di persone presenti, in modo che tutti possano servirsi di quella pietanza, conservando un po’ di appetito per qualche altra stuzzicante golosità successiva.
L’intento, infatti, è quello di considerare più importante lo stare assieme, la conversazione, mentre l’assunzione del cibo passa quasi in secondo piano per questa forma di aggregazione,pur restando valida,in altri luoghi e in altri momenti, la possibilità, per un gruppo di persone,di sedersi intorno ad un tavolo e di godere anzitutto della bontà e dell’abbondanza del cibo.
STUZZICHINI E SALATINI
Dans tous les cafés..Quinquina
Dubonnet- |
Quindi, una volta decisi i tipi di long-drinks che si serviranno,si dovrà provvedere a trovare gli stuzzichini adatti per accompagnare le bevande sino al momento in cui si potrà mettere in tavola qualcosa di più consistente.
Si potranno far preparare da qualche cuoco esperto in cucina etnica delle falafel(polpettine di farina di fave ), dei crostini con puré di sesamo, di fave,di melanzane,di ceci,aromatizzati con foglie di menta e conditi con olio di oliva.
Si disporranno qua e là piattini con olive nere di Kalamata,o con quelle nostrane di Castelvetrano.
Dovendo però parlare ormai di ciò che si dovrà mettere sotto i denti,è opportuno dire che, per il drinner, la parola d’ordine è “cucina etnica”.
Asia
Magazine:Afghanistan |
E ciò, si badi bene, non solo perché l’idea di mangiare un piatto esotico conquista più delle solite pietanze nostrane, ma perché, generalmente, i piatti etnici sono anche piatti unici, e si prestano a questo tipo di riunione dove , prolungandosi la serata tra le conversazioni e i bicchieri, ad un certo punto bisognerà servire qualcosa che non sia il solito piatto di spaghetti (buonissimo ma pur sempre un primo piatto), e che sia nutriente ma non appesantisca, come le nostre belle cene italiane, con, almeno, un primo, un secondo, un contorno ,la frutta e il dessert…-
Perciò, spazio ai Cous-cous, alla Taramasalada, al tabulé,ad una Kekavia soup,una Koriatiki salada,a una Shorba algerina,a un tajin d’agnello, e, d’estate,anche a piatti più nostrani, che già conosciamo, come un’insalata di riso al pesce, un’insalata nizzarda,e altre pietanze servite in piccole mono-porzioni già pronte, facili da prendere e da consumare,senza acrobazie per tenere piatto, posata, bicchiere, stando pericolosamente in bilico per riuscire a mangiare continuando a parlare…-
Per finire, poi, d’inverno si offrirà qualcosa di dolce, come della mini-pasticceria, che ci faremo preparare dal nostro sperimentatissimo pasticciere di fiducia –è inutile imbarcarsi in certe fatture che vogliono un tempo infinito di preparazione e un’esperienza che non abbiamo…- e d’estate,monoporzioni di gelato, confezionate come il Sushi, a rotolini, di crema e cioccolato, fragola e panna, nocciola e pistacchio, o grandi piatti di cristallo pieni di ghiaccio tritato grossolanamente su cui faranno bella mostra di sé fette di pera, mela, spicchi d’arancio, fragoloni, kiwi a pezzi,grappolini d’uva ,susine, albicocche,cubetti di melone rosso e bianco, frutti di stagione ,insomma, per la gioia degli occhi e del palato.
![]() Pippermint |
In occasioni più importanti, si potrà,volendo, bere un cocktail-champagne, o dello champagne ben freddo, se si vuole brindare a qualcosa di speciale.
Naturalmente, gli ospiti si serviranno da soli, in assoluta rilassante libertà.
LE RICETTE
LE BEVANDE
Daremo qui dei suggerimenti come esempi per i vari tipi di bevande adatte al drinner, tenendo presente che,sul tavolo dei beveraggi, dovranno stare delle caraffe con long-drinks già pronti, e una serie di bottiglie di liquori vari, così che gli ospiti possano servirsi ,confezionando da sé anche qualche cocktail tra i più noti, nella cui preparazione potranno entrare ingredienti di base che dovranno essere disponibili e a portata di mano, come dei limoni e delle arance fresche,uno spremi-agrumi,del succo d’ananas,delle bottigliette di soda,ghiaccio in cubetti,lattine di puro succo di frutta(mandarino, more,ribes)zollette di z ucchero, zucchero di canna, etc.-
![]() Divan Japonais |
LONG- DRINKS
Si tratta di bevande che si confezionano anche per più persone in anticipo,in caraffe o bowl, si allungano con soda, gazzosa, vino o champagne ghiacciati,ed eventuale aggiunta di cubetti di ghiaccio, con o senza decorazioni di frutta fresca.
Possono prendere diversi nomi: noi abbiamo scelto dei “Cups”, e ve li presentiamo-
Appare utile ricordare che per i long drinks i bicchieri devono essere grandi, del tipo “tumbler”.
CHAMPAGNE CUP
2/3 di Cognac
1/6 di Curaçao
1/6 di Triple Sec
½ cucchiaio di zucchero
Ghiaccio-
Versare riempiendo i bicchieri per metà.
Aggiungere champagne gelato,mescolare appena e decorare con frutta di stagione.
PEACH CUP
Tagliare alcune pesche(1 a persona) a cubetti,metterle in una zuppiera.Aggiungere ghiaccio a cubetti, fette di limone e arancia ben lavati ma con tutta la buccia.
Versare vino bianco secco gelato a volontà.Mescolare e servire in coppette capaci.
VELVET CUP
1/2 di DUBONNET
1/2 di Crema al Mandarino
Ghiaccio.
Versare riempiendo i bicchieri per metà.Aggiungere Champagne ghiacciato a piacere. Decorare con frutta di stagione.
ORANGE CUP
1/3 succo d’arancia filtrato
1/6 rhum scuro
1/6 dry gin
50 gr di sciroppo di zucchero
qualche chiodo di garofano.
Aggiungere Champagne o vino secco bianco ghiacciato, cubetti di ghiaccio e mescolare. Servire con fettine di limone.
COCKTAILS
Dance-Golden-Alphonse Mucha |
Diamo qui esempi di cocktails alcolici e analcolici, considerando questi ultimi più adatti al periodo estivo e tenendo presente che,individualmente, è sempre possibile aggiungervi un liquore per renderli leggermente alcolici-
PALM BEACH COCKTAIL
25 % Dry Gin
25 % vermouth dolce
50% succo di pompelmo.
Riempire lo shaker per 1/3 di ghiaccio e versare gli ingredienti.
Agitare forte,poi aspettare qualche secondo e agitare di nuovo lentamente,poi servire in coppette da cocktail.
GIN FIZZ
Ecco un cocktail davvero famoso, ma molto facile da preparare.
60% dry gin
15% succo di limone filtrato
15% di zucchero
Soda.
Riempire lo shaker per 1/3 di ghiaccio e versare gli ingredienti tranne la soda.
Agitare forte lo shaker,aspettare un po’, poi riprendere piano e servire in bicchieri alti riempiti per 2/3.
Aggiungere in ognuno la soda e mescolare dolcemente, quindi servire.
WHISKY SOUR
75% whisky americano
25% succo di limone filtrato
1/2 cucchiaino di zucchero
2-3 spruzzi di angostura
ciliegine candite.
Riempire lo shaker per 1/3 di ghiaccio e versare gli ingredienti tranne le ciliegine.
Agitare forte lo shaker,poi aspettare un po’, riprendere lentamente e servire subito in coppette da cocktail guarnendo con le ciliegine.
![]() Jane Avril |
CHIQUITA PUNCH
50% Succo d’arancia
50% panna liquida
una banana
1 cucchiaio di sciroppo di granatina
ghiaccio
cannella in polvere.
Frullare a lungo gli ingredienti insieme al ghiaccio tritato e versare in bicchieri alti.Spolverare di cannella, se piace.
Questo è un cocktail analcolico, se lo si vuole rendere alcolico, basta aggiungere 1/6 di liquore di Crema di Banana .
RED FRUITS
40% succo di mirtilli
40% succo di more
2 cucchiai di zucchero
1 cucchiaio di succo di limone
ghiaccio.
Fragoloni ,ciliegie,susine rosse.
Versare i succhi e lo zucchero in un recipiente col ghiaccio, e aggiungere la frutta denocciolata e tagliata a piccoli pezzi.
Mescolare delicatamente e versare in coppe piuttosto capienti distribuendo la frutta in pezzi. Servire freddo.
Per rendere alcolica questa bevanda, basta aggiungervi un liquore di frutta (uno cherry,per esempio,o un apricot brandy) secondo il proprio gusto.
STUZZICHINI
La varietà degli stuzzichini da servire con l’aperitivo o con i drinks è pressocchè infinita; va dalle tartine ai salatini, dai vol-au vent alle croquettes, dai wafer al formaggio, all’acciuga, al cumino, alle bruschette rustiche.
![]() Asia:fruit import-Poster Image |
Poiché però abbiamo parlato di cibo “etnico”, vi offriamo qui delle idee per stuzzichini tratti dalla cucina di paesi del Mediterraneo, che potranno riuscire graditi per un drinner.
FALAFEL
Le Falafel sono crocchette di farina di fave,universalmente conosciute nel mondo arabo,di cui noi vi presentiamo una delle tante ricette possibili, consapevoli che per questa come per le altre preparazioni non italiane di cui parleremo, esistono infinite altre versioni.
Ingredienti e dosi
-½ kg di farina di fave (nei negozi specializzati)
-5 o 6 spicchi d’aglio
-una grande cipolla
-un grosso porro
-una busta di lievito per preparazioni salate
-una grossa cucchiaiata di coriandolo secco
-pepe,sale e peperoncino in polvere a piacere
-100gr di sesamo
-un mazzetto di prezzemolo.
Procedimento
Mescolare la farina di fave con il lievito,aggiungere acqua (poco per volta) così da ottenere una pasta densa e morbida,completare con l’aglio,la cipolla e il porro tritati prima minutamente,il coriandolo e un po’ del prezzemolo,lavato e tritato.
Prendere poco impasto per volta e confezionare delle ciambelline( secondo la cucina egiziana) o delle polpettine(secondo la Tunisia o l’Algeria),passarle nel sesamo, disposto in un piatto fondo, e friggere nell’olio caldo, meglio se di semi.
Preparare il resto del prezzemolo tritato in un piatto e passarvi le frittelline appena uscite dalla padella,così che se ne avvolgano.
Servire caldo.
![]() Job- Alphonse Mucha |
OLIVE DI KALAMATA
Piccole e leggermente arcuate, le olive di Kalamata(Peloponneso) sono molto apprezzate con l’aperitivo.
Preparazione
Scaldare ½ kg di olive di Kalamata in una padella inaderente senza alcuna aggiunta di grassi, ma solo con un po’ di prezzemolo tritato e servire immediatamente su un piattino tiepido.
Le olive non devono friggere, solo intiepidirsi, per sprigionare il loro caratteristico sapore.
Non trovando le olive di Kalamata, si può sostituirle con olive di Castelvetrano o olive taggiasche della Riviera
Ligure.
CROSTINI DI MELANZANE
I crostini, molto simili alle bruschette,sono la base per condimenti di vario genere.
Qui ne proponiamo un tipo,tratto dalla cucina armena, ma nella cucina etnica ce ne sono una miriade, al puré di sesamo, di fave,di ceci, tutte preparazioni che si possono acquistare già pronte nei negozi specializzati che ormai ovunque importano direttamente dai paesi d’origine piatti che noi qui potremmo solo interpretare, ma mai confezionare come loro stessi sanno fare.
Ingredienti e dosi
-2 grosse melanzane scure senza semi
-3 o 4 spicchi d’aglio, tritati
-1 cipolla di media grandezza
-olio d’oliva per friggere e mescolare all’impasto
-foglie di menta tritate finemente
-un vasetto di yogurt naturale
-sale, pepe e peperoncino in polvere
-Pane casereccio tagliato a piccole fette e leggermente tostato.
Sbucciare le melanzane e tagliarle a piccoli dadi, metterle in padella a soffriggere a fuoco lento ma senza dorarle né farle indurire.Aggiungere poco dopo l’aglio,la cipolla,le foglie di menta,il sale,il pepe e il peperoncino.
Quando l’aglio e la cipolla saranno ammorbiditi ma non fritti,scendere dal fuoco, lasciare raffreddare un po’,unire lo yogurt, quindi passare al mixer e frullare,con l’aggiunta, se è necessario, di un po’ d’olio. Aggiustare di sale e di pepe, secondo i propri gusti.
Tostare le fette di pane,spalmarvi la crema di melanzane ancora tiepida e servire.
Sostituendo alle melanzane sottili fettine di carciofi, con gli stessi altri ingredienti si può ottenere una Crema di carciofi da spalmare su altri crostini.
TARTINE ALLA CREMA DI NOCI
Queste tartine non sono etniche, ma rustiche, si possono quindi accostare alle altre preparazioni qui presentate.
Ingredienti e dosi
-5 o 6 fette di pane casereccio, tagliate a strisce o a triangoli
-3 formaggini caprini
-15 noci tritate
-2 cucchiai di grappa
-un cucchiaino d’olio d’oliva
-100 gr di burro
-sale, pepe-
Preparazione
Impastare i formaggini e mescolarli con le noci,la grappa,il sale ,il pepe e qualche goccia d’olio per ammorbidire la crema.
Imburrare a velo le fettine di pane casereccio,spalmare la crema di noci e pepare.
Servire fresco.
PIATTO UNICO
Un piatto unico, cioè una sola portata, nutriente e saporita,che assomma in sé i valori nutritivi di un pasto: ma anche una pietanza leggera, che sazia senza appesantire,spesso soltanto vegetale, che, specialmente d’estate, rinfresca e non riempie di calorie.
Vediamo alcune idee.
Asia Magazine: African Women- |
TABULE’
Il Tabulé è un piatto mediorientale, presente in molti Paesi arabi, e della ricetta vi sono diverse versioni, alcune con carne, altre solo vegetali.
Ingredienti e dosi
-150 gr di bulgur (grano spezzato precotto e seccato al sole.Nei negozi specializzati)
-300 gr di pomodori perini ben maturi
-1 mazzo di prezzemolo
-alcune foglie di menta
-1 cipolla media
-3 cl. Di olio d’oliva
-il succo di un limone
-8 pomodorini a ciliegia
-sale e pepe q.b.
Procedimento
Mettere a bagno il bulgur con il doppio del suo volume in acqua.Lasciare macerare per 1 ora e 30’.
Lavare i pomodori e tagliarli a cubetti,raccogliendo il loro liquido.
Mettere in una zuppiera il bulgur ben scolato, i pomodori tagliati con il loro sugo,la cipolla tagliata a fettine sottilissime,il succo del limone,le foglie di menta spezzate con le mani,il prezzemolo tritato e sale e pepe a piacere.
Mescolare con cura e fare riposare nel frigo per mezz’ora prima di servire.
Nella versione con carne, la ricetta cambia così, come nella :
SHORBA ALGERINA
Ingredienti e dosi
-300/400di carne d’agnello tagliata in piccoli pezzi
-una cipolla grande finemente affettata
-1 o 2 cucchiai di olio d’oliva
-6 pomodori
-un mazzetto di coriandolo fresco
-alcune foglie di menta
-un pugno di ceci
-una zucchina affettata finemente
-un pugno di piselli
-tre cucchiai di concentrato di salsa di pomodoro
-tre cucchiai di burgul o di orzo verde spezzettato
-1 litro e ½ o 2 litri d’acqua
-pepe,sale e cannella
Procedimento
Rosolare nell’olio d’oliva la carne d’agnello,la cipolla,la zucchina,i ceci e i piselli,la metà del coriandolo ,alcune foglie di menta,sale pepe e cannella.
Contemporaneamente fare cuocere al vapore i pomodori spellati e senza semi.
Appena cotta la carne,frullare i pomodori e aggiungerli, insieme al concentrato di pomodoro,versarvi l’acqua prevista e coprire con un coperchio.
Fare bollire per 10 minuti aggiungendo il burgul e il resto del coriandolo.
Lasciare cuocere sin che la zuppa abbia la consistenza desiderata.
Servire tiepido o freddo,con l’aggiunta di un po’ di limone spremuto,o,se piace, un limone sbucciato e tagliato a pezzetti.
![]() La troupe de M.lle Englantine |
COUS-COUS AL PESCE
Anche per il Cous-cous ci sono mille strade per giungere alla confezione di uno dei piatti più conosciuti del mondo: noi non cominceremo dal raggrumare la farina di semola, perché oggi ci sono degli ottimi cous-cous precotti in vendita che facilitano la preparazione dell’ingrediente di base della pietanza.
Daremo più attenzione al condimento, che è quello che conferisce il vero sapore al tutto-
Ingredienti e dosi
-Una confezione di cous-cous precotto da 500 gr.(nei migliori supermercati)
-150 gr di burro(o margarina)
-150 gr di olio d’oliva
-1/2 litro di brodo magro di pollo o di carne
Per il condimento:
-1 kg e ½ di pesce misto(scorfani,triglie, gamberi,merluzzi,pesce da zuppa, viole,etc…)
-3 o 4 cucchiai d’olio d’oliva
-3 spicchi d’aglio
-1 cipolla media
-una scatola di pomodori pelati a pezzetti(o 400 di pomodoro fresco spellato e senza semi tagliato a pezzetti)
-il succo di un limone
-1 mazzetto di prezzemolo
-sale pepe e peperoncino q.b.
-acqua :a piacere per la cottura del pesce;
(facoltativo: qualche cucchiaio di harissa sciolto in un po’ di brodo).
Procedimento
Disporre 100 gr di burro (o margarina) in una padella a bordi alti,con l’aggiunta di un paio di cucchiai di olio d’oliva.
Mettere sul fuoco e quando il burro è sciolto ed è amalgamato con l’olio, scendere dal fuoco e buttarvi dentro tutto il cous-cous,rimescolandolo continuamente per farlo intridere del grasso.
Contemporaneamente mettere a scaldare il brodo(già pronto, ma sostituibile con brodo di dado) e quando bolle versarlo sul cous-cous già impregnato del burro e dell’olio, a poco a poco, sin che l’acqua venga tutta assorbita dalla semola calda (potrebbe non essere necessario versarla tutta, come potrebbe essere utile aggiungerne un altro po’: dipende dal tipo di semola).
Lasciare in caldo ,coperto.
Preparare intanto il pesce, lavato e pulito, privato delle squame e tagliato in grossi pezzi.
Disporre in un tegame largo dai bordi bassi l’olio,la cipolla tritata, l’aglio sbucciato e tagliato minutamente,farli soffriggere senza colorire, rimescolando frequentemente, quindi versarvi il pomodoro pelato, e due o tre bicchieri d’acqua, che si potrà integrare col procedere della cottura.
Quando il sugo bolle,disporre nel tegame che lo contiene tutti i pesci,cominciando da quelli che devono cuocere più a lungo,e poi via via quelli che devono cuocere di meno.
Aggiustare di sale, pepe e peperoncino, secondo il proprio gusto,e fare restringere il sugo, ma non troppo, perché dovrà servire per accompagnare il cous-cous, e ce ne vorrà parecchio.
Quando i pesci saranno cotti,aggiungere il prezzemolo tritato e il sugo del limone.
Lasciare raffreddare, quindi prendere i pezzi di pesce uno per uno e diliscarli tutti, togliendo le spine e gli scarti.
Filtrare quindi il sugo del pesce, per evitare che possa rimanervi qualche lisca.
Al momento di servire, disporre il cous-cous in un largo e capace piatto di portata, e irrorarlo con qualche cucchiaiata del sugo di pesce.
Mettere tutto il pesce con il rimanente sugo in un altro contenitore, e servire caldo, così che gli invitati possano mettere alcune cucchiaiate di cous-cous nel proprio piatto e disporvi sopra il pesce e il sugo per poter ben gustare la pietanza.
LE INSALATE
Di insalate ce né un’infinità: noi resteremo nell’etnico,ma ,come si è detto all’inizio, nulla vieterà, specialmente d’estate, di preparare anche un’insalata di riso o una ‘nizzarda’,come fa piacere.
![]() Asia Magazine: Vegetable Basket. |
TARAMASALADA
E’ l’insalata greca più conosciuta, a base di pesce.
Ingredienti e dosi
-100 gr di uova di lompo(succedaneo del caviale)
-200 gr di gamberetti lessati (o di altro pesce, come merluzzo, dentice,che si può fare bollito)
-2fette di pancarrè messe a mollo nel latte e strizzate
-1 albume d’uovo
-1 uovo sodo
-2 spicchi d’aglio
-1 piccola cipolla
-un mazzetto di prezzemolo, lavato e tritato
-2 dl di olio extravergine di oliva
-il succo filtrato di un limone
-sale e pepe-
Per accompagnare:
-fette di pane casereccio, o bianco leggermente tostato
-piccole foglie di insalata(lattuga, scarola riccia)
-fettine di cetriolo
-spicchi di finocchio, etc.-
Procedimento
Mettere nel mixer tutti gli ingredienti,tranne il lompo, l’olio e il succo di limone.
Frullare per qualche istante, poi andare aggiungendo l’olio a goccia a goccia e così il succo di limone, assaggiando sino a raggiungere un equilibrio nel gusto, perché la Taramasalada non deve essere troppo aspra né troppo salata.
Servire con delle fette di pane casereccio o di pane bianco leggermente tostato,accompagnato da un grande piatto di verdure da insalata pulite, lavate e tagliate in piccoli pezzi e tenute in fresco sino al momento di servire.
Servire con fette di pane casereccio caldo o con fette di pane bianco leggermente tostato, e con verdure miste da insalata, disposte in un grande piatto a parte, lavate, pulite, tagliate in pezzi.
KORIATIKI SALADA
Ingredienti e dosi
-250 gr di insalata di stagione (lattuga, scarola riccia,..)
-150 diFeta,formaggio greco, tagliato a dadini
-100 di olive nere dolci,snocciolate
-una cipolla media, tagliata a pezzetti piccoli
-1 cetriolo tagliato a fettine sottili
-3 pomodori sodi e non troppo maturi tagliati a spicchi
-3 o 4 cucchiai di olio extravergine di oliva
-sale (poco) e pepe
-qualche goccia di aceto.
Procedimento
Mettere in una insalatiera tutti gli ingredienti, dopo avere sminuzzato l’insalata verde, e condire con l’olio ,il pepe, e assaggiare prima di salare:la Feta è infatti un formaggio molto salato, e si consiglia di non eccedere col sale.
Se piace, cospargere con qualche goccia di aceto nei piatti individuali.
Vino de Rioja Haro- Poster Image- |
INSALATA TUNISINA VERDE
Ingredienti e dosi
-1 peperone verde
-2 pomodori verdi, non maturi,freschi
-1 cetriolo
-1 piccola cipolla
-menta secca in polvere,a piacere
-sale,pepe
-1 cucchiaio di aceto
-2 cucchiai di olio (o più)
-olive nere 75 gr.
-150 gr di tonno sottolio.
Procedimento
Lavare le verdure e tagliarle a strisce e a fette piuttosto piccole e sottili, dopo aver verificato che il cetriolo non sia amaro, il che rovinerebbe l’insalata.
Preparare in una coppetta la salsetta con l’olio, l’aceto, il sale ,il pepe e la menta in polvere.
Aggiungere all’insalata e mescolare, disponendo sulla superficie le olive nere e il tonno spezzettato.
DESSERT
FRUTTA SUL GHIACCIO
Ingredienti e dosi
-3 mele rosse(tipo’stark’ o ‘renette’)
-3 pere ‘abbate’
-3 banane piuttosto acerbe
-750 gr di melone rosso
-750 gr di melone bianco
-3 arance
-3 kiwi
-300 g di fragoloni
-10 piccoli grappoli di uva bianca e nera
-1/2 kg di albicocche
-1/2 kg di susine nere o rosse
-1/2 kg di ciliege
e frutta varia di stagione, invernale o estiva, a piacere, anche esotica, come l’ananas ,la papaia o il passion-fruit
-zucchero
-il succo di un limone filtrato
-cubetti di ghiaccio in quantità sufficiente da ricoprire, una volta spezzettati, il fondo del piatto di portata.
Apples and oranges |
Procedimento
Lavare e sbucciare la frutta che si deve mangiare senza la buccia(mele,pere,banane,meloni,etc,) e tagliarla longitudinalmente, in fette lunghe e sottili,così che si possano prendere e farne un solo boccone.
Lavare e asciugare la frutta piccola ,come albicocche ,susine,ciliegie-
Cospargere la frutta già tagliata col succo di limone spremuto (per evitare che si annerisca) e con lo zucchero, a piacere.
Rimescolare delicatamente.
Mettere i cubetti di ghiaccio dentro uno strofinaccio pulito, chiuderli bene e batterli con un mortaio da cucina, così da ridurli in piccoli pezzi, ma non troppo minuti, perché dovranno durare sin che la frutta sarà stata consumata.
Disporre il ghiaccio tritato sul piatto, livellandolo con un coltello, così da ottenere una superficie piana.
Quindi disporvi la frutta alternando i pezzi dei vari tipi, in modo da realizzare una piacevole presentazione. Se tra la frutta c’è anche dell’ananas, si può sistemare al centro del piatto intero e tagliarlo dopo.
Servire ponendolo sul tavolo, a disposizione degli invitati.
Alla frutta potrà far seguito il gelato o la mini-pasticceria, petit-fours, cioccolatini ‘nudi’,e altre piccole golosità che la fantasia dei padroni di casa potrà escogitare sicuramente su questa traccia.
Kate Catà.
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